Monti di Trapani

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Theoretical and practical seminar about fruit trees ‪graft‬ing

Theoretical and practical seminar about fruit trees ‪grafting based on traditional conservation techniques. For farmers and enthusiasts. May 15, 2015 Calatafimi-Segesta 

II Archaeological Excavation Campaign at Pizzo Monaco (Custonaci, Trapani)

The MEditerranean MOuntainous LAndscapes Project, financed by European Commission FP-7 (#613265), is coordinated by José María Martin Civantos, associate professor and researcher at the Dept of Medieval History, Universidad de Granada (Spain).

The project aims to apply an interdisciplinary perspective to study the evolution of Mediterranean mountainous cultural landscapes.

In October and November of  2014, took place the first archaeological intervention , authorized by the  Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Trapani, at the site of Pizzo Monaci (Custonaci, Trapani). During this activity we excavated four cells and the main entrance of a fortified structure, identified as a possible collective granary from Islamic times (10th?-11th centuries)

This campaigned not only allowed to determined the chronological and cultural frame of the Pizzo Monaco settlement, but also provided data for an integrated reading of the rural landscape in which the fortified granary is located. Thus, the University of Palermo took soil samples for a dafology analysis. Archaeological sediments taken from the different use levels of the different localised environments and  soil samples, were flotated in order to extract ancient vegetable remains (Escuela Española de Historia y Arqueología en Roma-CSIC). In addition, the University of Granada developed an integral triditopography of the settlement and the hill in which it is located.

The excavation  was co-financed by the Ministry of Culture in Spain, through the funding  “Ayudas arqueológicas en el exterior”, and the Max Van Berchem Foundation.

The MEMOLA partners that participate in the II excavation Campaign are:

  • Universidad de Granada (Spain);
  • Universidad de Sheffield (UK);
  • Arqueoandalusí Arqueología y Patrimonio S.L.
  • Agencia Estatal Consejo Superior  de Investigaciones Científicas–CSIC- Escuela Española de Historia y Arqueología en Roma.
  • University of Palermo

We also count with the collaboration of  Custonaci and  Buseto Palizzolo city councils, that will provide logistical support.

This year the excavation will be organized in 2 turns of 15 days each:

  • July 6th-19th 2015
  • July 20th-August 2nd 2015

There is a limit of 17 volunteers for each turn.

Registration will be open until may 31st, 2015. It is necessary to send an email to:

Rocco Corselli (r.corselli@sheffield.ac.uk) including the following:

  • Updated Resume
  • Turn in which you would like to participate
  • Indicate any food allergies.

Campaign details:

  • Participants need to cover for their travel costs.
  • Bring a sleeping bag and appropriate work outfit (clothes, footwear and gloves).
  • Due to the characteristics of the site it is advised to bring sun protection: cream and hat.
  • Meals will be provided by the organisation from Monday through Friday: breakfast, lunch (at the excavation site), and dinner.
  • Working tools will be provided to all participants.
  • Volunteers must bring proof of accidental injury insurance, valid during the time of their participation at the excavation. Also a valid ID card.
  • The peculiarities of the terrain require good physical condition ( the weather is really hot and the excavation conditions will be hard)
  • There will be Complementary activities such as, working with archaeological ceramics and soil sample flotation
  • Work schedule will be from 7:00am to 3pm . The schedule could be modified depending on the weather conditions.
  • For all those who need it, an assistance certification will be issued.

Recuperación de la acequia de careo de Lugros

El proyecto MEMOLA junto con la Universidad de Granada, la empresa Arqueoandalusí Arqueología y Patrimonio S.L. y el Centro UNESCO de Andalucía han organizado una actividad de campo en torno a las acequias de recarga de acuíferos de alta montaña en Lugros. El objetivo es recuperar y poner en funcionamiento dos acequias de careo.

Entre el 10 y el 12 de Abril el proyecto MEMOLA ha recuperado una de las acequia careo. La acequia llevaba cuarenta años abandonada. Estos trabajos se han realizando siguiendo las técnicas tradicionales y con la ayuda de una veintena de voluntarios,  la Comunidad de Regantes de Lugros y de Guadix y al Ayuntamiento de Lugros. Y con la colaboración del Parque Nacional y Parque Natural de Sierra Nevada y el CEAMA.  Lo que ha permitido poder volver a poner en funcionamiento 1,5km de acequia.

 

I mulini idraulici del territorio di Calatafimi Segesta (Trapani)

Il 10 aprile scorso ha avuto luogo il seminario sui mulini idraulici previsto all’interno del progetto didattico “Architettura e Ambiente” della classe IVB del Liceo Artistico Statale “M. Buonarroti” di Trapani. In collaborazione con il Signor Rosario Ragona, in rappresentanza del ceto dei mugnai di Calatafimi Segesta.

Nell’incontro sono stati illustrati i processi storici e tecnologici della ruota ad acqua e successivamente sono stati presentati i mulini idraulici dislocati lungo il territorio di Calatafimi Segesta. Si è quindi discusso sui costituenti e sul funzionamento di questi impianti con ruota orizzontale, detti anche di tipo greco o scandinavo. Nel territorio di Calatafimi Segesta, lungo il corso del fiume Crimiso, sono concentrati una serie di mulini alimentati da una rete di canalizzazioni sapientemente costruita, da ciò deriva la sua antica definizione di “flumen molendinorum”, ovvero “fiume dei mulini”. Sono quindici difatti i mulini che per secoli hanno sfruttato l’acqua del fiume e di alcuni di essi esiste una documentazione scritta a partire dal XV secolo. Questi antichi sistemi molitori sono ormai quasi scomparsi e solo alcuni di essi si conservano in alzato e spesso sono privi dei macchinari all’interno. Lo scopo di questo seminario è quindi quello di dare agli alunni i dati tecnici e storici di queste macchine oramai in disuso, ovvero fornire loro un contributo storico divulgativo. Nello stesso tempo il seminario ha valore nozionistico, in quanto gli allievi della classe in questione si recheranno sul campo per effettuare un rilievo diretto di un mulino ad acqua.

Tavola Rotonda: Antichi fruttiferi locali e la pratica dell'innesto

Il 28 ha avuto luogo a Calatafimi Segesta una tavola rotonda tra i ricercatori del Progetto MEMOLA, che stanno operando in Sicilia, e gli agricoltori della comunità. Erano presenti il dott. Rocco Corselli, il prof. Giuseppe Bazan e il prof. Rosario Schicchi, dell’Università di Palermo nonché il dott. Giuseppe di Noto, Ricercatore presso il Dipartimento Regionale dello Sviluppo Rurale e Territoriale della Sicilia.

Nell’incontro, oltre a presentare il MEMOLA Project nel suo insieme, sono state illustrate le finalità del progetto relative alla conservazione del paesaggio agricolo tradizionale. Si è discusso del ricco patrimonio di etno-varietà di alberi da frutto presenti in Sicilia, delle attività di censimento, della conservazione e valorizzazione dell’agro-biodiversità, che si stanno portando avanti nel territorio.

Le etno-varietà degli alberi da frutto degli agro-sistemi tradizionali sono il risultato di un processo di addomesticazione, introduzione e selezione, operata dalle comunità rurali, dall’inizio del neolitico ai giorni nostri. I custodi di questa biodiversità, espressione massima dei paesaggi tradizionali, sono proprio gli agricoltori. La finalità dell’incontro è stata quella di stabilire un “patto di collaborazione” tra agricoltori e ricercatori per le attività di censimento delle antiche varietà presenti nel territorio al fine di attuare iniziative di conservazione. In particolare si vogliono recuperare, attraverso la collaborazione degli anziani, le tecniche di moltiplicazione agamica dei fruttiferi da trasmettere ai giovani agricoltori. A tal fine durante l’incontro si è deciso di organizzare un’attività di formazione tecnico-pratica sulle tecniche di innesto, avvalendosi della collaborazione del dott. Di Noto. Durante l’incontro il prof. Schicchi ha parlato anche di specie spontanee utilizzate nella cucina tradizionale. Si tratta di una biodiversità floristica che le popolazioni locali hanno valorizzato sia come alimenti di alto valore nutrizionale che come piante curative. Dal dibatto, è emerso che queste conoscenze e usi, che affondano le proprie radici nella storia, sono ancora presenti nella comunità locale tra le persone più anziane. Pertanto, vanno attivate azioni di recupero di queste conoscenze al fine di dare un valore tangibile (servizi ecosistemici) alla biodiversità delle specie della flora selvatica dei Monti di Trapani.

Microscopic findings and soil genetic "indicators" in support of pedoarchaeological studies

Università degli Studi di Palermo presentarà un poster alla conferenza "Biologia e Archaeobiologia: dalla Conoscenza alla Conservazione Preventiva" a Palermo. Organizzatà dalla Associazione Italiana di Archeometria. 

 

Presentazione del documentario dello scavo archeologico (Custonaci)

È stato presentato lo scorso 7 marzo, a Castellammare del Golfo (Trapani), il video documentario dello scavo archeologico realizzato nel granaio comunitario islamico di Pizzo Monaco (Custonaci) in provincia di Trapani. Alla presentazione erano presenti Nicola Coppola, Sindaco di Castellammare del Golfo, Vito Sciortino, Sindaco di Calatafimi Segesta, Giuseppe Bica, Sindaco di Custonaci, Rossella Giglio, Dirigente della Sezione Archeologica della Soprintendenza BB.CC.AA. di Trapani.

Tra ottobre e novembre del 2014 sono stati scavati quattro ambienti unicellulari di un sito fortificato posto su una cuspide di calcarenite, a circa 490 metri sul livello del mare. La struttura è parzialmente conservata in alzato, di dimensioni considerevoli (2.500 mq), e racchiude all’interno un totale di circa 55 celle in stato di crollo. Ai piedi del rilievo, nei pressi di una sorgente, insiste un villaggio medievale (rahal/qarya) indagato in precedenti ricognizioni di superficie. Sulla base dei risultati preliminari e dell’interpretazione di fonti scritte sulla Sicilia islamica, nonchè il confronto con strutture similari in area mediterranea, soprattutto in Tunisia, Marocco, o nella Spagna sud-orientale, crediamo che si possa trattare di un’opera comunitaria degli abitanti del vicino villaggio, ma anche di altri insediamenti limitrofi, creata per lo stoccaggio di derrate alimentari, ovvero granaglie.

È probabile quindi l’esistenza di un’area irrigata e coltivata, la cui scomparsa va verosimilmente ricondotta alla conquista normanna e alla relativa espulsione della popolazione musulmana in epoca sveva. L’attività di scavo e la storia del sito vengono raccontati nel video che vi mostriamo.

Outreach article about the MEMOLA project

Electronic journal "Water and landscapes". Article about the MEMOLA project in English and Spanish.  You can see the full article in this link http://www.memolaproject.eu/file/591  You will find the article about the project  in page146 .

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