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7th Congress of the European Society for Soil Conservation (ESSC)

Lo scorso martedí 19 di Maggio, il progetto MEMOLA è stato presentato al 7th Congress of the European Society for Soil Conservation (ESSC) “Agroecological assessment and functional-environmental optimization of soils and terrestrial ecosystems” che si è tenuto a Mosca (Federazione Russa) dal 18 al 22 maggio 2015.
MEMOLA è stato pubblicizzato con una serie di poster, illustrati da Giuseppe Lo Papa e Carmelo Dazzi durante le varie sessioni di esibizione previste, e da brochure informative che sono state consegnate ai partecipanti del congresso (circa 200 studiosi da numerosi paesi del mondo).
L’organizzazione ed i contenuti multidisciplinari del progetto hanno suscitato grande interesse tra i partecipanti.  Durante la presentazione del progetto, particolare attenzione è stata posta sull’importanza del suolo come risorsa naturale del paesaggio e come contenitore del patrimonio culturale e storico. Per questi ed altri servizi ecosistemici, il suolo rappresenta una delle più importanti componenti del paesaggio che richiede premurose attenzioni da parte della società ed oculata conservazione per il presente e soprattutto per le future generazioni.

 

 

Seminario teorico-pratico sull'innesto

Seminario teorico-pratico sull'‪‎innesto‬, tecniche di conservazione di antichi fruttiferi degli agro-sistemi tradizionali, per agricoltori e appassionati. Sabato 16 maggio. ‪Calatafimi‬-‪Segesta‬

II Campagna di scavo archeologico a Pizzo Monaco (Custonaci, Trapani)

Il progetto MEditerranean MOuntainous LAndscapes, finanziato attraverso il Settimo Programma Quadro (FP7) di Ricerca, Sviluppo Tecnologico e Dimostrazione dell’Unione Europea (convenzione di sovvenzione n° 613265), è coordinato dal Prof. José María Martín Civantos del dipartimento di Historia Medieval e CCCTT dell’Università di Granada (Spagna). 
Questo progetto si basa sull’analisi dei paesaggi culturali di montagna nell’area mediterranea, attraverso una prospettiva multidisciplinare. 

Tra Ottobre e Novembre del 2014 è stato condotto un primo scavo archeologico, autorizzato dalla Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Trapani, nel giacimento di Pizzo Monaco (Custonaci, Trapani). In tale occasione sono stati scavati 4 ambienti e la porta di accesso ad una struttura fortificata, interpretata preliminarmente come granaio collettivo di epoca islamica (X?-XI secolo). 
Questa campagna, oltre a definire l’ambito cronologico e culturale dell’insediamento di Pizzo Monaco, ha fornito ulteriori dati per una lettura integrata delle diverse componenti del paesaggio rurale in cui si inserisce tale fortificazione. A tal proposito sono stati prelevati dei campioni di terreno per l’analisi pedologica (Università di Palermo), è stata compiuta una prospezione geochimica (Università di Sheffield) ed una botanica (Università di Palermo), ed è stata effettuata una flottazione (Escuela Española de Historia y Arqueología en Roma-CSIC) dei sedimenti archeologici raccolti nei vari piani d’uso dei singoli ambienti scavati, per il recupero dei resti vegetali antichi. A queste analisi, tutte in corso di studio, si aggiunge il rilievo integrale e tridimensionale del sito e del rilievo calcareo su cui questo si erge (Università di Granada).

L'attività di scavo è stata inoltre supportata economicamente dal Ministerio de Cultura de España, attraverso il "Finanziamento per le Missioni Archeologiche Spagnole all'Estero", e dalla benemerita Fondazione Max van Berchem di Ginevra.

I soci del progetto MEMOLA che participano in questa II Campagna di scavo sono: 

• Università di Granada (Spagna);
• Università di Sheffield (Inghilterra);
• Arqueoandalusí Arqueología y Patrimonio S.L. (società privata con sede a Granada);
• Agencia Estatal Consejo Superior de Investigaciones Científicas–CSIC- Escuela Española de Historia y Arqueología en Roma. 

Contiamo altresì sulla collaborazione attiva con il Comune di Custonaci e Buseto Palizzolo che forniranno l’appoggio logistico. 

Lo scavo si svolgerà in due turni di 15 giorni ciascuno:
6-19 Luglio 2015
20 Luglio-2 Agosto 2015

Il limite massimo dei parteciapanti è di 17 persone per ogni turno. 
L’iscrizione dovrà avvenire per e-mail entro il 31 maggio 2015, scrivendo al Dr. Rocco Corselli (r.corselli@sheffield.ac.uk
Indicando:
• il turno preferente al quale si vuole partecipare
Inviando:
• il proprio curriculum aggiornato
N.B. nella stessa mail vanno indicate eventuali allergie o intolleranze alimentari
Altri dettagli:
• il costo del viaggio è a carico di ogni partecipante;
• è necessario un sacco a pelo, vestiti da cantiere (scarpe antinfortunistiche, guanti da lavoro). Si consiglia, visto il periodo della campagna, crema di protezione solare e cappello;
• tutti i pasti (colazione, pranzo (sullo scavo), e cena) verranno offerti gratuitamente dall’organizzazione (dal lunedì al venerdì); 
• gli strumenti di scavo (trowel, etc.) verranno forniti gratuitamente dall’organizzazione;
• i partecipanti dovranno dovranno essere muniti di un documento di identità valido e un certificato di assicurazione personale;
• la natura orografica del terreno e la peculiarità del sito richiedono una buona capacità fisica dei partecipanti (farà caldo e lo scavo e fisicamente duro!)
• si svolgeranno attività collaterali allo scavo (lavaggio e siglatura della ceramica, flottazione dei campioni di terra per l’analisi archeobotanica); 
• orario di lavoro: 7:00 - 15:00. Tale orario potrà subire modifiche a seconda della clima;
• verrà rilasciato un certificato di partecipazione.

L'archeobotanica L. Peña Chocarro parla di "New Archaeobotanic " all'UNIPD

L'archeobotanica L. Peña Chocarro (CSIC-EEHAR partner) torna ad affascinare gli studenti dell'Università degli Studi di Padova (UNIPD partner) con le sue lezioni su ‪#‎Enviromental‬ Archaeology. Questa volta abbiamo parlato di agricoltura, dell'attività nella foresta e dello stoccaggio nel ‪#‎Medioevo‬. Lei ci ha anche presentato la sua ricerca ‪#‎etnoarcheologica‬ in Marocco.

Seminar: The upper Vjosa Valley in the Dark Ages

Seminar The upper Vjosa Valley in the Dark Ages a lost territory of the Byzantine Empire by A. Miti, Researcher at CeRPHAAL.  The Seminar will be in the University of Granada at 12:30 Aula 22. 

This presentation examines the characteristics of the archaeological rural landscape of the territories of the Upper Vjosa Valley during the Early Middle Ages. It will introduce to the up to date results of the research, regarding the settlement identification and rural population characteristics over the Early Medieval, a period, commonly known as the “Dark Ages”, and during which the Mediterranean world was widely affected by large scale socio-economic, political, cultural and religious changes.

The research answer questions regarding settlement abandonment or continuity, the impact of the “barbarians” population in the territory, changes in the economic activities and ways of life, as well as it tries to observe the cultural legacy with the later Medieval settlement of the Valley. The study represents a multidisciplinary approach on the reconstruction of the historic landscape of the Upper Vjosa Valley, and also a methodological model applied in the study of similar territories of the Byzantine world.

Recuperación de la acequia de careo de Lugros

El proyecto MEMOLA junto con la Universidad de Granada, la empresa Arqueoandalusí Arqueología y Patrimonio S.L. y el Centro UNESCO de Andalucía han organizado una actividad de campo en torno a las acequias de recarga de acuíferos de alta montaña en Lugros. El objetivo es recuperar y poner en funcionamiento dos acequias de careo.

Entre el 10 y el 12 de Abril el proyecto MEMOLA ha recuperado una de las acequia careo. La acequia llevaba cuarenta años abandonada. Estos trabajos se han realizando siguiendo las técnicas tradicionales y con la ayuda de una veintena de voluntarios,  la Comunidad de Regantes de Lugros y de Guadix y al Ayuntamiento de Lugros. Y con la colaboración del Parque Nacional y Parque Natural de Sierra Nevada y el CEAMA.  Lo que ha permitido poder volver a poner en funcionamiento 1,5km de acequia.

 

I mulini idraulici del territorio di Calatafimi Segesta (Trapani)

Il 10 aprile scorso ha avuto luogo il seminario sui mulini idraulici previsto all’interno del progetto didattico “Architettura e Ambiente” della classe IVB del Liceo Artistico Statale “M. Buonarroti” di Trapani. In collaborazione con il Signor Rosario Ragona, in rappresentanza del ceto dei mugnai di Calatafimi Segesta.

Nell’incontro sono stati illustrati i processi storici e tecnologici della ruota ad acqua e successivamente sono stati presentati i mulini idraulici dislocati lungo il territorio di Calatafimi Segesta. Si è quindi discusso sui costituenti e sul funzionamento di questi impianti con ruota orizzontale, detti anche di tipo greco o scandinavo. Nel territorio di Calatafimi Segesta, lungo il corso del fiume Crimiso, sono concentrati una serie di mulini alimentati da una rete di canalizzazioni sapientemente costruita, da ciò deriva la sua antica definizione di “flumen molendinorum”, ovvero “fiume dei mulini”. Sono quindici difatti i mulini che per secoli hanno sfruttato l’acqua del fiume e di alcuni di essi esiste una documentazione scritta a partire dal XV secolo. Questi antichi sistemi molitori sono ormai quasi scomparsi e solo alcuni di essi si conservano in alzato e spesso sono privi dei macchinari all’interno. Lo scopo di questo seminario è quindi quello di dare agli alunni i dati tecnici e storici di queste macchine oramai in disuso, ovvero fornire loro un contributo storico divulgativo. Nello stesso tempo il seminario ha valore nozionistico, in quanto gli allievi della classe in questione si recheranno sul campo per effettuare un rilievo diretto di un mulino ad acqua.

Tavola Rotonda: Antichi fruttiferi locali e la pratica dell'innesto

Il 28 ha avuto luogo a Calatafimi Segesta una tavola rotonda tra i ricercatori del Progetto MEMOLA, che stanno operando in Sicilia, e gli agricoltori della comunità. Erano presenti il dott. Rocco Corselli, il prof. Giuseppe Bazan e il prof. Rosario Schicchi, dell’Università di Palermo nonché il dott. Giuseppe di Noto, Ricercatore presso il Dipartimento Regionale dello Sviluppo Rurale e Territoriale della Sicilia.

Nell’incontro, oltre a presentare il MEMOLA Project nel suo insieme, sono state illustrate le finalità del progetto relative alla conservazione del paesaggio agricolo tradizionale. Si è discusso del ricco patrimonio di etno-varietà di alberi da frutto presenti in Sicilia, delle attività di censimento, della conservazione e valorizzazione dell’agro-biodiversità, che si stanno portando avanti nel territorio.

Le etno-varietà degli alberi da frutto degli agro-sistemi tradizionali sono il risultato di un processo di addomesticazione, introduzione e selezione, operata dalle comunità rurali, dall’inizio del neolitico ai giorni nostri. I custodi di questa biodiversità, espressione massima dei paesaggi tradizionali, sono proprio gli agricoltori. La finalità dell’incontro è stata quella di stabilire un “patto di collaborazione” tra agricoltori e ricercatori per le attività di censimento delle antiche varietà presenti nel territorio al fine di attuare iniziative di conservazione. In particolare si vogliono recuperare, attraverso la collaborazione degli anziani, le tecniche di moltiplicazione agamica dei fruttiferi da trasmettere ai giovani agricoltori. A tal fine durante l’incontro si è deciso di organizzare un’attività di formazione tecnico-pratica sulle tecniche di innesto, avvalendosi della collaborazione del dott. Di Noto. Durante l’incontro il prof. Schicchi ha parlato anche di specie spontanee utilizzate nella cucina tradizionale. Si tratta di una biodiversità floristica che le popolazioni locali hanno valorizzato sia come alimenti di alto valore nutrizionale che come piante curative. Dal dibatto, è emerso che queste conoscenze e usi, che affondano le proprie radici nella storia, sono ancora presenti nella comunità locale tra le persone più anziane. Pertanto, vanno attivate azioni di recupero di queste conoscenze al fine di dare un valore tangibile (servizi ecosistemici) alla biodiversità delle specie della flora selvatica dei Monti di Trapani.

Visita guiada al Paisaje Cultural de Órgiva

El proyecto MEMOLA junto con la Universidad de Granada, el Centro UNESCO de Andalucía y la empresa Arqueoandalusí Arqueología y Patrimonio S.L. organizaron el 25 de marzo una visita guiada al Paisaje Cultural de Órgiva para los estudiantes de IES Alpujarra (Órgiva), con la colaboración de la Comunidad de Regantes local y el guía del Parque Nacional y Parque Natural de Sierra Nevada. 

Los estudiantes elaboraron un cuaderno de campo, que será completado con fotografías y con vegetación autóctona recolectada durante la actividad. Tambíen prepararán una propuesta de elementos patrimoniales para recuperar pertenecientes a su paisaje cultural que será presentado ante las administraciones competentes de dicho bienes.

 

 

 

Microscopic findings and soil genetic "indicators" in support of pedoarchaeological studies

Università degli Studi di Palermo presentarà un poster alla conferenza "Biologia e Archaeobiologia: dalla Conoscenza alla Conservazione Preventiva" a Palermo. Organizzatà dalla Associazione Italiana di Archeometria. 

 

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